venerdì 23 maggio 2014

La tipologia A -analisi del testo


Tipologia A - analisi del testo

1.Che cos’è l’analisi testuale?
Come premesso nel precedente articolo, fornisco qui degli elementi più precisi.
Comincio dalla Tipologia A - analisi del testo.
Che cos’è “l’analisi testuale”. L’“analisi testuale” è l’operazione con cui si esamina un’opera letteraria o parte di essa; è il testo scritto che riferisce le osservazioni compiute e propone un’interpretazione complessiva.
E’ una forma particolare di scrittura, con caratteristiche che sono simili a quelle del testo argomentativo.
L’analisi testuale può riguardare opere in prosa e in poesia.
Viene fornito un testo letterario accompagnato da una serie di domande che guidano l’analisi. Esse sono in genere strutturate in tre parti:

ü  comprensione complessiva del testo

ü  esame degli aspetti formali

ü  rapporti con altre opere letterarie e con l’epoca in cui il testo è stato concepito.

Quando il testo da analizzare non è accompagnato da domande, lo studente deve riflettere da solo sugli aspetti da prendere in considerazione, selezionare le informazioni e organizzarle.
 
1.Quali sono le tappe del lavoro di analisi e di scrittura?
 
Entriamo nello specifico: un testo presenta aspetti formali e di contenuto. Non tutti risultano particolarmente significativi. L’analisi consiste nel capire quali siano quelli più importanti.
Per individuarli devi compiere alcune operazioni preliminari (fase di preparazione): per analizzare il testo devi seguire fasi successive di approfondimento (scrittura).
Ecco le tappe fondamentali:
  
       Fase di preparazione
     Scrittura
 
              Lettura accurata     Leggere più volte il testo. Una lettura distratta espone al rischio di errori (es. la poesia di Valerio Magrelli L'ossame dei monti può essere scambiata come una poesia funebre, quando invece descrive - umanizzandola - la morfologia delle montagne).
La lettura ha lo scopo di chiarire il senso complessivo del testo.
 
 
              Selezione e interpretazione degli elementi individuati     Rilevare tutti gli aspetti possibili del testo, selezionarli e interpretarli per individuare una o più idee centrali.
Un'analisi del testo non è un semplice elenco di tutto ciò che si può osservare, ma il puntuale collegamento di tutte le osservazioni con il significato del testo. Scrivere: "Ai versi 77-78 è presente una similitudine", non è sufficiente. Occorre interrogarsi sul valore di quella figura retorica: "Con la similitudine dei versi 77-78, Tu sei come la provvida / formica, il poeta Umberto Saba presenta la moglie come una donna operosa e attenta".
 
              Ricerca nel testo degli elementi significativi   Dopo la prima lettura generale bisogna osservare in modo più analitico: è utile sottolineare nel testo (anche con matite colorate, per mettere in evidenza i diversi aspetti formali) tutte le parole, le figure retoriche, le caratteristiche della sintassi che appaiano importanti per il significato.
 
              Collegamento tra le idee     Se il testo da analizzare è accompagnato da una serie di domande, la scrittura deve contenere la risposta a tutte le questioni; non una successione di brevi risposte a singole domande, bensì un testo unico e coeso anche in un ordine diverso rispetto a quello previsto dalla traccia.
Qualunque sia la traccia, guidata o no, le informazioni devono essere collegate tra loro con adeguati connettivi, in modo che il testo risulti scorrevole e chiaro.
 
              Attenzione per la grafica      L'analisi testuale richiede una forma grafica adeguata per aiutare il lettore a seguire il ragionamento attraverso gli esempi dati. Quando si cita una frase o un verso, devi scriverli in una forma diversa dal resto del testo: si usa il corsivo o un carattere di corpo minore nei testi al computer; si usano le virgolette nei testi scritti a mano.
Indicare la riga o il numero del verso citati; se scegli la forma abbreviata, si usa "r." per una riga, "rr." per più righe (ad esempio, r. 3; rr. 6-8), "v." per un solo verso, "vv." per più versi (ad esempio, v. 3; vv. 6-8). Se il testo ha un titolo, esso si cita in corsivo o tra virgolette; se ne è privo e si tratta di una poesia viene considerato come titolo l'intero primo verso.
 
              Cura dello stile     Nell'analisi testuale non bisogna introdurre la soggettività di chi scrive:
       evitare espressioni come "io penso che...", "secondo me", "a mio parere", "dal mio punto di vista", "per me".
       evitare formule con cui chi scrive parla dell'atto della propria scrittura: "inizio con il dire che...", "adesso passo a spiegare", "ora concludo dicendo che...".
Si possono usare formule come:
       "si può osservare che... ", "si nota", "si rileva", "è evidente che... ","(l'immagine) induce a considerare che..., allude a..., trasmette l'idea di..., denota che..., si riferisce a..., è segno di...".
Mantenere uno stile sobrio senza espressioni di apprezzamento o di denigrazione del testo con superlativi o parole enfatiche come "straordinario", "meraviglioso", "orribile", "purtroppo".
Ogni osservazione deve essere giustificata dal testo. Sostenere una tesi interpretativa non autorizza a formulare giudizi sulla persona dell'autore ("Qui Leopardi manifesta la sua bravura", "Pascoli in questa poesia è straordinario").
Si può citare frasi o versi a cui ci si riferisce per sostenere la propria interpretazione, nel discorso o tra parentesi, per non interrompere il fluire della frase.

 
Come ti è sembrata questa tabella? A me pare sia facile da ricordare e applicare ma se tu ritieni di offrire dei suggerimenti puoi postare qui sotto le tue osservazioni.
 
Alla prossima … con 2 schemi – guida per riflettere nella fase di preparazione e di scrittura del testo!
 
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